50ª MOSTRA FASANESE DELL'ARTIGIANATO
L'omaggio della Selva a Fausto Papetti - VIDEO
Ieri, martedì 11 agosto, nel giardino della Casina Municipale è stata resa pubblica una targa celebrativa al noto sassofonista lombardo
Fasano – La Selva di Fasano dei ricordi e quella che si è vissuta ieri pomeriggio, martedì 11 agosto, alla Casina Municipale. L'associazione Pro Selva, in collaborazione con il Circolo della Stampa, e nell'ambito della 50° edizione della Mostra dell'Artigianato Fasanese, ha organizzato un evento per celebrare il sassofonista più celebre del dopoguerra, Fausto Papetti.
A fare gli onori di casa, la presidente della Pro Selva, Rosanna Petruzzi, che ha ricordato il profondo legame che legava il musicista alla Selva. Soprattutto ha nominato alcuni suoi personali ricordi del tempo “io sono figlia di quegli anni. Questa sera siamo un po' tutti figli delle stelle”.
Il decano dei giornalisti fasanesi, nonché presidente del Circolo della Stampa, Franco Lisi ha raccontato la storia di Fausto Papetti, raccontando aneddoti personali che gli hanno consentito di incontrare il grande musicista. In particolare, di un incontro in cui Papetti gli fece una grande lectio di vita che può essere riassunta in questa frase “Io sono un musicista e mi pagano per questo”.
Fausto Papetti, era fra i più apprezzati sassofonisti italiani, nativo di un paesino del varesotto, divenne molto noto per tutti gli anni sessanta e settanta e ogni sua nuova raccolta raggiungeva regolarmente i vertici delle classifiche di vendita; nel decennio 1965 - 1975, per tutta la durata delle stagioni estive, suonò con la sua orchestra e il suo cantante Jimmy Roty alla Casina Municipale a Selva di Fasano, dove all'epoca si esibivano grandi nomi della musica come Mina, Celentano, Peppino Di Capri, Ornella Vanoni, Caterina Caselli, John Foster (Paolo Occhipinti), Lara Saint Paul, Fred Bongusto, Jimmy Fontana, Santo & Jonny, i Pooh ecc. La sua musica suadente tutte le sere, per il periodo di agosto, si diffondeva per tutta la Selva. Sulla pista da ballo della Casina, con al centro una romantica fontana, centinaia di coppie danzavano spensierate: molte di quelle si sono innamorate ballando degli appassionati e romantici lenti proprio sulle note del sax di Fausto Papetti. L'orchestra di Papetti suonava dal palco situato al centro della Casina. In molte serate, quando alla Selva arrivavano i grandi nomi della musica leggera italiana, il complesso di Papetti apriva e chiudeva le serate danzanti. Per Papetti la Selva di Fasano era diventata negli anni la sua seconda residenza, quella estiva.
Al Sindaco, Francesco Zaccaria, l'onore di scoprire la targa dedicata e, assieme all'assessore Cinzia Caroli, hanno effettuato i saluti istituzionali.
Gianluca Greco ha ricevuto il riconoscimento “La Selva nel cuore” per la preziosa e fattiva collaborazione con la Pro Selva e, in particolare, per la realizzazione della targa a Fausto Papetti.
A conclusione, c'è stato un omaggio musicale del sassofonista Eligio Colucci che deliziato i presenti con due famose composizioni reinterpretate da Fausto Papetti “Tuff” e “Samba Pa Ti” che hanno rievocato i fasti della Casina di Papetti.
di Marica Mastrangelo
12/08/2020 alle 10:00:35
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